Yoga? Qigong? Meditazione?Non importa cosa scegli, quello che conta è come lo fai.
In tanti anni di pratica e di insegnamento mi sono trovato spesso a indirizzare gli studenti verso la scelta di specifiche pratiche e specifici approcci alla pratica stessa. Suggerimenti che fossero indicati per le loro esigenze personali, ma anche relativamente alle loro caratteristiche specifiche di persone ed esseri umani.
Potrebbe sembrare una banalità, ma non è così.
Già molto tempo fa, quando iniziai a insegnare verso la fine degli anni novanta, era pieno di corsi, insegnanti, presunti “guru” e santoni di vario tipo, che infestavano gli ambienti new age del tempo.
Capitava dunque che se per esempio avevi letto un libro interessante sul taoismo (parlo di questo ambito che mi compete senza scomodare il mondo dello yoga e delle altre mille discipline, pur consapevole che questo discorso potrebbe essere fatto anche per loro) magari decidevi di voler approfondire e di cercare un insegnante o magari, con un po’ di fortuna, trovare addirittura un vero Maestro.
Entravi dunque in contatto con tutta una serie di personaggi più o meno validi pronti a insegnarti tutto quello che volevi.
C’è un famoso detto che dice: “Quando l’allievo è pronto, il Maestro appare”. Un adagio che mi ha sempre fatto un po’ sorridere dato che anche io, come tanti, ho cercato spesso (e qualche volta ho trovato) insegnanti qualificati e Maestri capaci di insegnarmi e permettermi di approfondire realtà in cui mi muovevo autonomamente. Intendo dire che non c’è ovviamente nulla di male nel cercare una fonte di sapere adeguata, ma molto probabilmente, nonostante le migliori intenzioni, vi sarà difficile trovarla.
Un vero Maestro infatti, difficilmente contemplerebbe l’idea di perdere del tempo con voi o con me, ma probabilmente finirebbe col farlo se ci urtasse “per caso” camminando per la strada e, dopo averci conosciuti, scoprisse che ne vale la pena.
Cosa intendo dire con questa filippica solo all’apparenza un po’ misticheggiante?
Intendo dire che ci sono alcuni veri Maestri là fuori, qualcuno magari l’avrete già incontrato senza nemmeno saperlo. Se sono validi, infatti, non cercheranno di convincervi dell’importanza delle pratiche che potrebbero insegnarvi né, tantomeno, sentiranno il bisogno di ragguagliarvi o indirizzarvi in alcun modo. Probabilmente non vi racconteranno nulla a meno che non chiediate voi. Ma se farete e porrete loro le domande giuste, è quasi certo che otterrete le risposte che cercate. O quelle che non cercavate, ma che si riveleranno invece le più adeguate.
Se era scritto che lui o lei fossero effettivamente il vostro Maestro, o che potessero esservi utili nella vostra ricerca della Via, le condizioni migliori matureranno da sole affinché voi e lui/lei ne abbiate le necessarie conferme.
Ma dovrete fare attenzione se cercherete attivamente il vostro maestro. Purtroppo non solo i veri Maestri sono pochi, ma è anche pieno di cialtroni e, soprattutto nell’ambito del taoismo, i rischi connessi a certe pratiche insegnate malamente, sono reali.
Ricordo una giovane donna che, ormai trent’anni fa, mi chiedeva un po’ imbarazzata (all’epoca ero molto giovane pure io) consiglio in merito alle affermazioni e alle richieste di un supposto esperto sessuologo, che pretendeva di curarle non ricordo più quale (incerta) patologia proponendole deliranti interventi new age intrisi di pratiche sessuali bislacche (naturalmente guidate e favorite da lui che era esperto e anche medico) che sarebbero già state materiale sufficiente per una denuncia. Naturalmente si trattava di proposte che venivano fatte nei confronti di una persona in quel momento fragile, che era fin troppo facile manipolare toccando i tasti giusti.
Perché accenno qui a un episodio così grave e (si spera) non frequente? Perché ricordo ancora come quella ragazza - che non era per nulla stupida, che mi risulti - si sentì rincuorata quando le confermai che le richieste di quel signore non solo erano campate per aria - senza alcun fondamento in merito alla pratica della meditazione, ovviamente e neppure nell’ambito delle famose pratiche sessuali taoiste - ma, come ho detto, più che sufficienti per giustificare invece una fermata alla prima stazione dei carabinieri.
La ragazza, una studentessa che aveva praticato con me l’anno precedente, aveva proseguito con i suoi studi e le sue ricerche ed era incappata, sfortunatamente, nel cialtrone disonesto e manipolatore di turno.
Naturalmente sono rischi che potrebbe correre chiunque dato che ci sono molti personaggi di questo tipo e che, spesso, chi si avvicina a certe pratiche lo fa nella speranza di risolvere qualche problematica fisica, energetica o emotiva in autonomia e senza l’aiuto di un professionista.
Insomma, un discorso lungo e che scomoderebbe necessariamente anche aspetti legati alla psiche e che non possiamo affrontare in questo breve articolo, ma che certamente immaginerete. Certi personaggi possono essere più pericolosi di quanto si pensi e occorre essere molto prudenti.
Quello che è importante comprendere è che vi sono moltissime pratiche e moltissime tecniche che potrebbero esservi utili. Ma dovreste per prima cosa capire che cosa state cercando e il perché.
Quali sono le vostre reali motivazioni verso una certa ricerca e/o una certa pratica?
Solo in seguito, solo dopo aver risposto a questa domanda potrete sperare di trovare un insegnante serio. O quantomeno sperare di poterlo cercare in sicurezza. Attrarrete infatti le persone giuste o le persone sbagliate, anche e soprattutto in base alle vostre convinzioni e aspettative.
Ma non spaventatevi. Non è del resto troppo difficile accorgersi se siete incappati in un cialtrone, oppure in una persona seria. Lo scoprirete ascoltando come vi sentite in sua presenza, e se quello che vi dice “risuona” con voi; se l’atteggiamento che ha nei vostri confronti è “pulito” e rispettoso di voi.
Intendiamoci, è evidente che se state cercando un insegnante di Yoga o di arti marziali, di Qi Gong e via dicendo, sarà fondamentale anche la sua preparazione tecnica.
Se svolgerete delle pratiche meditative con lui/lei, la qualità della persona e il suo grado di comprensione di se stesso e della pratica stessa, rivestiranno poi un importanza ancora più significativa. Insomma, farsi guidare da qualcuno che conosce poco di se stesso - o magari farsi insegnare delle pratiche sessuali da un maniaco sessuale pesantemente disturbato come nell’esempio della mia povera studentessa - non sono la stessa cosa che praticare con qualcuno che si vuole bene ed è pronto/a a voler bene anche a voi.
In ultima analisi, dovete infatti ricordarvi che si tratta solo di tecniche. Per qualcuno quelle taoiste saranno quelle giuste, per altri quelle indiane andranno meglio, per altri ancora la meditazione si rivelerà essere la strada più difficile e che richiederà del tempo. Ma quale che sia lo strumento con il quale deciderete di indagare dentro di voi e con il quale deciderete di riequilibrare e coltivare la vostra energia e il vostro spirito, la differenza la farà l’approccio che avrete.
E solo una persona valida e un buon Maestro potranno rassicurarvi in tal senso.
Se avete anche solo per un momento la sensazione che vi stiano raccontando cose imprecise oppure peggio, se avete la sensazione che vi stiano manipolando, scappate a gambe levate.
Se non ve ne accorgerete subito, ma col tempo avete la sensazione che la pratica che state svolgendo o le tecniche che vi stanno insegnando vi rendono più nervosi, più instabili e più insicuri, scappate a gambe levate.
E ancora, se tentano di manipolarvi inculcandovi il dubbio che se la pratica che loro insegnano, su di voi non ha gli effetti sperati per colpa vostra (una qualsiasi colpa a loro insindacabile giudizio) scappate ancora più in fretta!
Una qualunque pratica valida e un qualunque insegnante valido, vi aiuteranno a entrare maggiormente dentro voi stessi. Vi insegneranno ad ascoltare dentro di voi e a riscoprire quelle parti di voi che racchiudono la vostra essenza più pura. Vi insegneranno a dialogare con voi stessi. In ultima analisi il vostro maestro sarete proprio voi stessi. E il Maestro che vi avrà aiutato a ristabilire questo dialogo, avrà semplicemente fatto felicemente il suo dovere rendendovi liberi e indipendenti da qualsiasi tecnica e, appunto, da qualsiasi maestro.
Le pratiche di coltivazione “spirituale” hanno lo scopo di ristabilire un dialogo profondo e chiaro con voi stessi. Non fatevi insegnare l’alfabeto sbagliato e soprattutto non fatevi inculcare dubbi e incertezze. Quello che prima o poi imparerete, lo conoscete da sempre. Certamente lo conoscevate prima di decidere di sperimentare questa vita.
Dovete solo riscoprirlo, ma per farlo avete bisogno di onestà. Vostra e delle persone che vi aiuteranno, se saranno necessarie.